La mostra, ideata in occasione dell’EXPO 2015, racconta il mondo dell’alimentazione in età imperiale quando, intorno al bacino del Mediterraneo, si avviò la prima “globalizzazione dei consumi”.
Il percorso espositivo ripercorre le soluzioni adottate dai romani per il rifornimento e la distribuzione del cibo, con i mezzi di trasporto via terra e soprattutto lungo le rotte marine. Si affrontano, inoltre, i temi della distribuzione “di massa” e del consumo alimentare nei diversi ceti sociali in due luoghi per molti versi emblematici: Roma, la più vasta e popolosa metropoli dell’antichità, e l’area vesuviana, con particolare riguardo a Pompei, Ercolano e Oplontis, fiorenti centri campani.
Il visitatore è introdotto al tema del movimento delle merci da una grande carta del Mediterraneo realizzata con tecnica cinematografica. Qui si animeranno i principali flussi alimentari dei beni a lunga conservazione – grano, olio, vino e garum – e si visualizzano le rotte marine dai porti più grandi del Mediterraneo, Alessandria e Cartagine.
In questa prima sezione è anche affrontato il problema della lavorazione degli alimenti primari, della loro confezione in anfore caratteristiche per ogni prodotto, dell’immagazzinamento e della distribuzione del cibo.
Nella seconda sezione le merci arrivano a Roma e a Pompei attraverso i porti di Pozzuoli e di Ostia. Qui è presentata la ricostruzione in grafica digitale del porto di Traiano, con i risultati inediti degli scavi recentissimi condotti dalla Soprintendenza di Ostia e dall’Università di Southampton per la ricostruzione del complesso portuale romano.
Chiude questa parte della mostra il tema della grande distribuzione gratuita dei beni principali di sostentamento ai cittadini romani adulti, la plebe urbana e romana alla quale era riconosciuto un privilegio unico: quello di condividere i beni della conquista, dapprima solo grano, ma dal III secolo d.C. anche olio, vino e carne.
La terza sezione illustra il consumo delle merci e dei prodotti alimentari che poteva avvenire sia in luoghi pubblici, come le popinae e i thermopolia, gli antichi “bar” o “tavole calde” in cui romani e pompeiani consumavano il “cibo di strada”, sia nei raffinati triclinia (sale da pranzo in cui i commensali mangiavano stando semidistesi su tipici lettini da banchetto) del ceto abbiente. Esposizioni di resti di cibo da Ercolano aiuteranno a comprendere la qualità dei consumi in un ricco centro campano.
Grazie al contributo scientifico e ai prestiti provenienti da Pompei, Ercolano e Oplontis, sarà possibile ammirare corredi da tavola provenienti sia da contesti di estrema ricchezza – come il cosiddetto “tesoro di Moregine”, un completo da tavola in argento di ritorno da cinque anni di esposizione al Metropolitan Museum di New York – sia raffinate suppellettili in ceramica, in vetro e in bronzo, sia infine il vasellame utilizzato in contesti quotidiani più popolari.
Due approfondimenti concludono la mostra: uno dedicato ai diversi alimenti consumati in epoca romana con la loro diffusione e il relativo prezzo (esemplificato dalla preziosa testimonianza dell’Edictum de pretiis rerum venalium dell’imperatore Diocleziano, il più famoso dei “calmieri” dell’antichità) e uno dedicato alla “filosofia del banchetto”, laddove l’amore profondo per la vita e la festa alimentare che la celebra si mescola con la malinconica consapevolezza della fugacità di ogni piacere.
INFO BIGLIETTI:
Biglietto integrato Museo Ara Pacis + mostra “Nutrire l’Impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei”:
– Intero € 17,00;
– Ridotto € 13,00.
Per i cittadini residenti nel Comune di Roma (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza)
– Intero € 16,00;
– Ridotto € 12,00.
Biglietto solo mostra “Nutrire l’Impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei”:
– Intero € 11,00;
– Ridotto € 9,00.
Speciale scuole € 4,00
Speciale famiglie € 22,00
Ridotto:
– cittadini EU di età compresa tra i 6 e i 25 anni;
– insegnanti;
– giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale;
(professionisti, praticanti, pubblicisti);
– possessori RomaPass (dal 3° ingresso).
Gratuito:
– bambini fino a 6 anni;
– portatore handicap e accompagnatore;
– guide turistiche dell’Unione Europea;
– interpreti turistici dell’Unione Europea;
– soci ICOMOS, membri ICOM e ICCROM e degli istituti di cultura stranieri e nazionali quali Accademia dei Lincei, Istituto Studi Romani, Amici dei Musei di Roma;
– possessori RomaPass (primi 2 ingressi).
Il biglietto è acquistabile anche con carta di credito e bancomat