GALLERIA NAZIONALE DI ARTE MODERNA, VIA DELLE BELLE ARTI 131. MOSTRE IN CORSO DAL 12 MARZO AL 7 GIUGNO 2015: “AZIONI ANTICHE. OPERE E LIBRI”; “LA SCULTURA CERAMICA CONTEMPORANEA IN ITALIA”; “BENGT KRISTENSON. VIBRAZIONI DAL NORD AL SUD”.
Orario d’apertura: dal martedì alla domenica 8.30-19.30. Chiuso il lunedì.
Biglietti: Intero 12 euro, ridotto 8 euro (cittadini UE fra i 18 e 25 anni). Gratuità per i cittadini UE sotto i 18 e over 65 anni. Ai visitatori di Stati non facenti parte dell’UE si applicano le disposizioni sull’ingresso gratuito a condizione di reciprocità
Telefono: +39 06 322 98 221
Mostra in corso dal 12 marzo al 7 giugno 2015
“Azioni Antiche. Opere e Libri”
La mostra dal suggestivo ed evocativo titolo Azioni Antiche. Opere e libri trae spunto e nome da una poesia di Emilio Villa che accompagna come un refrain la raccolta di disegni e opere di quattro artisti, diversi sia sul piano formale che ideale, eppure ugualmente impegnati in quest’occasione nel dialogo fra immagine e scrittura. Due donne e due uomini: Lucilla Catania, Alfonso Filieri, Claudia Peill e Nelio Sonego si confrontano e misurano in una partitura a più mani presentando oltre ai libri alcuni lavori su tela e su carta (Filieri, Peill, Sonego) e tre sculture (Catania) concepiti a partire dal motivo ispiratore della mostra ovvero le “azioni antiche” implicate nella realizzazione dei libri. La carta è quindi il filo conduttore dell’esposizione in cui parole e immagini si alternano riportando in auge la più antica e più appassionante delle querelle, per la quale Orazio coniò il famoso motto: ut pictura poesis. La serie di opere esposte è sinteticamente rappresentativa della ricerca svolta dagli artisti negli ultimi anni e i disegni, che ne costituiscono il corpus principale, evocano poeticamente il contenuto delle liriche di Villa di cui ricorre il centenario della nascita.
I libri sono editi da Artein/Orolontano e realizzati in numero limitato, in esemplari numerati e firmati.
La rassegna è completata da una selezione di libri d’artista, anch’essi editi da Artein/Orolontano fra il 1980 e il 2014, e presentano, fra gli altri, interventi di: Marisa Busanel, Elisa Montessori, Felice Levini, Paolo Cotani.
Il catalogo della mostra è di Palombi Editore, Roma.
Con il sostegno dell’Associazione culturale per la promozione delle Arti Visive Hidalgo.
Mostra in corso dal 12 marzo al 7 giugno 2015
“La scultura ceramica contemporanea in Italia”
La mostra, nata da un’idea dell’artista Nino Caruso, vuole presentare, per la prima volta nelle sale della Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, il percorso della scultura ceramica italiana dagli anni cinquanta a oggi, prendendo in considerazione oltre sessanta artisti, di diverse generazioni, che si sono dedicati esclusivamente a questo medium di antichissima tradizione. Come sviluppo naturale dell’arte di decorare elementi e oggetti della vita quotidiana, i ceramisti-artisti contemporanei hanno legato la loro consuetudine con la materia, la TERRA, a sempre nuove sperimentazioni, tecniche e formali, che hanno portato questa particolare disciplina a competere con la scultura più tradizionale in pietra, marmo o bronzo. Le novità tecniche ed estetiche delle quali tutti gli artisti qui rappresentati hanno arricchito la scultura ceramica sono di grande rilievo e testimoniano nell’attualità la vitalità di una tradizione antichissima. Una particolare creatività, associata alla personale scelta dei materiali e delle loro modalità di cottura e a originali idee iconografiche e stilistiche, distingue ognuno degli artisti che espongono e testimonia anche una evoluzione generazionale capace di inserire pienamente questo particolare linguaggio nell’ambito complesso e variegato dell’arte contemporanea.
Il panorama della scultura ceramica è in Italia molto vasto e ha annoverato artisti di grande statura. La prima generazione di scultori ceramisti si è formata in Italia assimilando gli insegnamenti di Arturo Martini, Lucio Fontana, Fausto Melotti, ma soprattutto guardando al grande innovatore Leoncillo Leonardi. A Leoncillo, del quale quest’anno ricorre il centenario della nascita, la mostra vuole contestualmente rendere omaggio, esponendo le sue opere acquisite dalla Galleria nazionale tra gli anni 40 e i 70 come riconoscimento alla sua eccezionale attività. Gli artisti presenti in mostra, ognuno con due/tre opere rappresentative della sua attività di scultore-ceramista, sono: Attilio Antibo, Lee Babel, Luigi Belli, Riccardo Biavati, Nicola Boccini, Federico Bonaldi, Silvia Celeste Calcagno, Carlos Carlè, Nino Caruso, Andrea Caruso, Pino Castagna, Tonina Cecchetti, Fausto Cheng, Eraldo Chiucchiù, Antonella Cimatti, Salvatore Cipolla, Claudio Cipolletti, Elettra Cipriani, Giorgio Crisafi, Mirco De Nicolò, Guido De Zan, Tristano Di Robilant, Fabrizio Dusi, Yvonne Ekman, Marco Ferri, Marino Ficola, Candido Fior, Goffredo Gaeta, Emidio Galassi, Alfredo Gioventù, Luigi Gismondo, Antonio Grieco, Annalisa Guerri, Nedda Guidi, Luciano Laghi, Alfonso Leoni, Adriano Leverone, Massimo Luccioli, Giuseppe Lucietti, Mirna Manni, Guido Mariani, Salvatore Meli, Alberto Mingotti, Rita Miranda, Riccardo Monachesi, Simone Negri, Martha Pachon Rodriguez, Fiorenza Pancino, Luigi Pero, Pompeo Pianezzola, Jasmine Pignatelli, Graziano Pompili, Paolo Porelli, Aldo Rontini, Gabriella Sacchi, Ivo Sassi, Giancarlo Sciannella, SPROUT (Denis Imberti e Stefano Tasca), Enrico Stropparo, Alessio Tasca, Panos Tsolakos, Nanni Valentini, Cristiana Vignatelli Bruni, Carlo Zauli.
Il progetto di allestimento della mostra è di Massimo Licoccia.
Mostra in corso dal 12 marzo al 7 giugno 2015
“Bengt Kristenson. Vibrazioni dal nord al sud”
“La polarità fra nord e sud, con le sue connotazioni autobiografiche biografiche – ma anche con le sue tradizionali oscillazioni stilistiche fra caricatura e idealizzazione, fra espressionismo e classicismo, fra sublime e pittoresco – non è l’unica coppia di opposti che caratterizza l’opera di Kristenson. A volte i contrasti sono soprattutto formali, come quelli compositivi fra chiuso e aperto, statico e dinamico, passivo e attivo che si colgono soprattutto nei suoi disegni, impostati spesso sui rapporti chiastici fra coppie di figure. Altre volte, la tensione riguarda, invece, il rapporto fra forma e contenuto, come nel passaggio dalla parola all’immagine e viceversa, che contraddistingue una serie di dipinti concepiti come veri e propri paesaggi verbali, ai quali è dedicata una delle sezioni più suggestive di questa mostra” (M.V. Marini Clarelli). La mostra documenta, attraverso una selezione di opere, a partire dai bozzetti e schizzi tratti dai numerosi album che il figlio di Bengt, Pontus Kristenson, ha custodito gelosamente e che vengono esposti per la prima volta, il lungo iter dell’artista che dalla Svezia si è trasferito in Italia, stabilmente a Roma dai primi anni sessanta, affascinato dalla cultura classica e da quella del Barocco senza però dimenticare la sua origine scandinava che affiora nella vena espressionistica e malinconica di alcuni suoi lavori. Anche i materiali usati sono i più diversi, da quelli tradizionali della pittura e del disegno a quelli anticonvenzionali come le cassette di pesce (fish-box) dalle quali estrae listoni con i nomi dei commercianti ittici della costa anglo-scozzese che Kristenson giustappone in ritmiche composizioni di parola-immagine. Ma il medium pittorico non è l’esclusiva forma espressiva perché a questa Kristenson affianca la scultura in legno, di tradizione nordica e familiare, e gli assemblaggi nei quali ai semplici object trouvé si mescolano reperti della sua bizzarra collezione creando inaspettatamente, come dice Claudio Magris a proposito di Borges, quell’incanto “in cui le cose sembra stiano per dirci il loro segreto”.
One Comment
Comentários estão fechados
Ciao, questo è un commento.
Per cancellare un commento effettua la login e visualizza i commenti agli articoli. Lì troverai le opzioni per modificarli o cancellarli.